Domande frequenti


In questa pagina trovi le risposte alle domande più comuni. Nel caso in cui non dovessi trovare le informazioni che stai cercando, puoi contattarci compilando il form.

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I soggetti garantiti

Quali banche aderiscono al FITD?

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Tutte le banche italiane sono tenute ad aderire obbligatoriamente a uno dei sistemi di garanzia dei depositanti istituiti e riconosciuti in Italia. L’adesione è condizione necessaria per l’esercizio dell’attività bancaria.

In Italia esistono due sistemi di garanzia dei depositi, il FITD e il Fondo di garanzia dei depositanti del Credito Cooperativo. Aderiscono al FITD tutte le banche italiane, ad eccezione di quelle di credito cooperativo.

Aderiscono al FITD anche le succursali di banche extracomunitarie autorizzate in Italia, salvo che partecipino a un sistema di garanzia estero equivalente.

Le succursali di banche comunitarie possono aderire al FITD per integrare la tutela offerta dal sistema nazionale di appartenenza.

Banche consorziate



La garanzia del FITD è applicata alle sole persone fisiche o sono tutelate anche le persone giuridiche?

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La garanzia offerta dal FITD si estende anche alle persone giuridiche.

Si applicano, in ogni caso, le esclusioni dalla garanzia, di cui all’art. 33, comma 3 dello Statuto.

Statuto



La garanzia dei depositi si applica anche ai depositanti minorenni?

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Si, i depositanti minorenni hanno diritto alla medesima garanzia dei depositanti maggiorenni; tali diritti sono esercitati da chi ne detiene la potestà genitoriale.


I depositi presso le poste sono protetti dal FITD?

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No. Il FITD tutela soltanto i depositi delle banche consorziate.


Le banche on-line sono tutelate dal FITD?

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Sì. Le banche con operatività on-line sono obbligate ad aderire al FITD al pari di tutte le altre banche.

Talvolta la denominazione di “banca on-line” non è riferibile espressamente a un ente con licenza bancaria, ma a un prodotto commerciale; pertanto, esso è rimborsabile solo se rientra nella tutela del FITD e viene offerto da una banca consorziata.


L'oggetto della tutela

Qual è l’oggetto della tutela offerta dal FITD?

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La tutela del FITD si applica a: depositi in conto corrente, conti di deposito (anche vincolati), certificati di deposito, libretti di risparmio e assegni circolari.


Le azioni, le obbligazioni e i pronti contro termine sono tutelati dal FITD?

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No, gli strumenti indicati, emessi dalla banca, non rientrano nell’oggetto della tutela offerta dal FITD.


Cosa rischiano i depositanti in caso di applicazione del bail-in?

+

Il bail-in è uno strumento che consente alle autorità di risoluzione di disporre, nell’ambito di una procedura di risoluzione di una banca, la riduzione del valore delle azioni e di alcuni crediti o la loro conversione in azioni per assorbire le perdite e ricapitalizzare la banca in misura sufficiente a ripristinare un’adeguata capitalizzazione e a mantenere la fiducia del mercato.

Gli azionisti e i creditori non potranno in nessun caso subire perdite maggiori di quelle che sopporterebbero in caso di liquidazione della banca secondo le procedure ordinarie.

I depositi fino a 100.000 euro, che sono protetti dal FITD, sono espressamente esclusi dall’applicazione del bail-in.

Anche per la parte eccedente i 100.000 euro, i depositi delle persone fisiche e delle piccole e medie imprese ricevono un trattamento preferenziale e sopporterebbero un sacrificio solo nel caso in cui il bail-in di tutti gli strumenti con un grado di protezione minore nella gerarchia fallimentare non fosse sufficiente a coprire le perdite e a ripristinare un livello adeguato di capitale.

I depositi eccedenti i 100.000 euro possono inoltre essere esclusi dal bail-in in via discrezionale, al fine di evitare il rischio di contagio e preservare la stabilità finanziaria.


Che informazioni fornisce la Banca sulla garanzia dei depositi?

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Le banche sono tenute a fornire ai depositanti le informazioni necessarie per individuare il sistema di garanzia cui aderiscono e le informazioni sulla tutela.

Tali informazioni devono essere fornite attraverso un “Modulo standard per le informazioni da fornire ai depositanti”, che la banca è tenuta a consegnare all’atto della conclusione del contratto di deposito e comunque a trasmettere aggiornato almeno una volta l’anno con gli estratti conto periodici.


Le carte prepagate emesse dalla banca rientrano nella tutela del FITD?

+

No, poiché non si qualificano come depositi.

Qualora, però, a una carta prepagata sia associato un codice IBAN, essa viene equiparata a un deposito ordinario ed è tutelata dal FITD.


I valori custoditi nelle cassette di sicurezza di una banca sono tutelati dal FITD?

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No, i valori custoditi nelle cassette di sicurezza non rientrano nella tutela offerta dal FITD; tuttavia, in caso di liquidazione della banca, i beni in esse contenuti sono restituiti al titolare.


I depositi in oro sono tutelati dal Fondo Interbancario?

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No, poiché l’oro non è un deposito in denaro ma è un deposito fisico. In caso di liquidazione coatta della banca, la proprietà dell’oro rimane in capo al depositante.


Il limite di copertura

Qual è il limite di copertura del FITD?

+

Il limite di copertura è pari a 100.000 euro per depositante, per singola banca, anche in caso di appartenenza allo stesso gruppo bancario.


Come si applica la copertura del FITD?

+

Ai fini dell’applicazione del livello di copertura di 100.000 euro si procede a cumulare i depositi di tutti i conti intestati alla stessa persona, presso la medesima banca.

ES.1:
Se il sig. Rossi è intestatario di 2 conti presso una banca, uno con saldo di 70.000 euro, l’altro di 50.000 euro, con un credito complessivo di 120.000 euro, in caso di liquidazione coatta della banca gli sarà riconosciuta una somma massima di 100.000 euro.


Come si applica il livello di copertura ai conti cointestati?

+

Per i conti cointestati il deposito è imputato in misura proporzionale al numero dei cointestatari. Anche i conti cointestati rientrano nel cumulo dei depositi (cfr. domanda 14).


ES.1:
Dato un conto cointestato a 2 persone, con un saldo di 100.000 euro, in caso di liquidazione coatta della banca, a ciascun cointestatario verranno rimborsati 50.000 euro.

ES.2:
Dato un conto cointestato a 2 persone, con un saldo di 300.000 euro, in caso di liquidazione coatta della banca, a ciascun cointestatario verranno rimborsati 100.000 euro.

ES.3:
Ipotizziamo che il sig. Rossi intrattiene 2 conti presso una banca, uno personale con un saldo di 80.000 euro e uno cointestato con il coniuge di 120.000 euro (60.000 euro di pertinenza per ciascuno dei cointestatari); il sig. Rossi vanterà un credito di 140.000 euro (80.000 + 60.000) mentre il coniuge avrà un credito di 60.000 euro. In caso di liquidazione coatta della banca, il sig. Rossi sarà rimborsato per 100.000 euro e il coniuge per 60.000 euro.

Chiarimenti


Il rimborso

Quando si effettua il rimborso dei depositanti?

+

Il rimborso dei depositanti può avvenire solo in caso di liquidazione coatta amministrativa della banca.

TUB - Testo Unico Bancario


In quanto tempo viene effettuato il rimborso?

+

Il rimborso è effettuato entro sette giorni lavorativi dalla data in cui si producono gli effetti del provvedimento di liquidazione coatta amministrativa della banca.


Cosa è necessario fare per recuperare i depositi in caso di liquidazione della banca?

+

Il depositante non deve effettuare alcuna richiesta di rimborso in quanto il FITD procede direttamente al rimborso.


In che modo il FITD effettua il rimborso?

+

Il pagamento è effettuato dal FITD tramite una banca consorziata, che agisce in qualità di Banca tesoriera del FITD attraverso la propria rete di filiali dove il depositante potrà recarsi scegliendo fra una delle seguenti modalità: i) bonifico bancario (su un conto corrente diverso da quello intrattenuto presso la banca in liquidazione); ii) assegno circolare; iii) ritiro di contanti (nel rispetto della normativa vigente).

Sarà cura del Fondo fornire ogni informazione e chiarimento al riguardo con apposite comunicazioni sul proprio sito web.

Chiarimenti



Quali documenti si devono esibire per ottenere il rimborso?

+

È necessario presentarsi con un documento di riconoscimento in corso di validità (carta di identità, passaporto, patente di guida) e il codice fiscale (tessera sanitaria).

Nel caso si tratti di impresa, sarà necessario che il legale rappresentante presenti anche la visura camerale.


Ci sono costi per recuperare i depositi in caso di liquidazione della banca?

+

No, la garanzia del FITD opera in ogni caso senza costi per il depositante.


Si recuperano anche gli interessi accumulati sul deposito?

+

Si, al raggiungimento del limite massimo di 100.000 euro concorrono anche gli interessi maturati fino alla data in cui si producono gli effetti del provvedimento di liquidazione coatta.

ES. 1:
Se un correntista è titolare di un deposito con un saldo di 80.000 euro e alla data della liquidazione coatta amministrativa della banca vanta interessi per 5.000 euro, avrà titolo a ricevere una somma pari a 85.000 euro.


Cosa succede in caso di liquidazione coatta amministrativa alla parte del deposito eccedente il livello garantito di 100.000 euro?

+

Gli importi eccedenti il limite di copertura di 100.000 euro non vengono rimborsati dal FITD; il credito residuo del depositante viene iscritto nello stato passivo della banca e può concorrere successivamente ai riparti di liquidazione.


Se un correntista è titolare di un deposito in valuta straniera, con quale modalità verrà rimborsato?

+

Il rimborso è effettuato in euro o nella valuta dello Stato dove risiede il titolare del deposito; se il conto è denominato in una valuta diversa, il tasso di cambio utilizzato è quello della data in cui si producono gli effetti del provvedimento di liquidazione coatta amministrativa della banca.


Cosa sono i saldi temporanei elevati?

+

I saldi temporanei elevati sono gli importi superiori a 100.000 euro per i quali, a fronte delle esigenze sociali a essi legati, la legge prevede una tutela rafforzata.

Il limite di 100.000 euro non si applica, nei nove mesi successivi all'accredito o al momento in cui divengono disponibili, ai depositi di persone fisiche aventi ad oggetto importi derivanti da: a) operazioni relative al trasferimento o alla costituzione di diritti reali su unità immobiliari adibite ad abitazione; b) divorzio, pensionamento, scioglimento del rapporto di lavoro, invalidità o morte; c) pagamento di prestazioni assicurative, di risarcimenti o di indennizzi, in relazione a danni considerati dalla legge come reati contro la persona o per ingiusta detenzione.

Chiarimenti


Quando sono rimborsati i saldi temporanei elevati?

+

Il rimborso dei saldi temporanei elevati da parte del FITD è effettuato in caso di liquidazione coatta amministrativa della banca.
Ai fini del rimborso, il depositante interessato al rimborso della parte eccedete i 100.000 euro, al ricorrere dei casi previsti dalla legge, deve presentare apposita istanza ai liquidatori della banca nel termine di entro 60 giorni dalla data in cui si producono gli effetti del provvedimento di liquidazione coatta amministrativa.
I liquidatori, ricevuta la richiesta da parte del depositante, effettuano l’istruttoria relativa al saldo temporaneo elevato e trasmettono la proposta, unitamente alla relativa documentazione, al FITD per le decisioni. Il Fondo informa il depositante dell’esito dell’istruttoria e della decisione assunta. Il liquidatore provvede ad includere la posizione nel flusso di pagamenti successivo.
Chiarimenti


Nella garanzia rientrano anche i “conti dormienti”?

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La direttiva 2014/49/UE sui sistemi di garanzia dei depositi dispone che, ai fini dell’applicazione della garanzia, un conto è qualificato come “dormiente” se non è stata effettuata alcuna operazione relativa al deposito nei 24 mesi precedenti la data in cui si producono gli effetti del provvedimento di liquidazione coatta amministrativa della banca.

Il rimborso dei conti dormienti così definiti è effettuato dal FITD entro sei mesi da tale data.

Non è dovuto alcun rimborso se il valore del deposito è inferiore a 100 euro.


Lo schema volontario

Che cosa è lo Schema volontario?

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Lo Schema volontario è una associazione non riconosciuta costituita all’interno del FITD, al quale le banche consorziate al Fondo aderiscono solo in via volontaria.

Banche aderenti allo SVI

Resta ferma l’adesione obbligatoria delle banche che operano in Italia a uno dei sistemi di garanzia dei depositanti (cfr. domanda 1).




Quale è la funzione dello Schema volontario?

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Lo Schema volontario è uno strumento aggiuntivo per la gestione delle crisi bancarie, non avente la funzione di rimborsare i depositanti che resta esclusiva del FITD.

L’obiettivo dello Schema è quello di integrare gli strumenti a disposizione del FITD per evitare che situazioni di difficoltà di banche aderenti allo Schema possano sfociare nell’insolvenza e ripercuotersi negativamente sulla stabilità e sulla reputazione del sistema, minando la fiducia dei risparmiatori.

La disciplina è contenuta nello Statuto dello Schema volontario di intervento.
Statuto

Le risorse necessarie per effettuare gli interventi sono acquisite dallo Schema in via autonoma e aggiuntiva rispetto alle contribuzioni versate dalle consorziate al FITD; tali risorse vengono messe a disposizione dalle banche aderenti su “chiamata”.


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